Contante, è deciso: da gennaio soglia a 3.000 euro

Il disegno di legge di Stabilità per il 2016 preve l’innalzamento della soglia per l’utilizzo del denaro contante

Dal prossimo gennaio il limite per l'utilizzo dei contanti passa da 1.000 a 3.000 euro. Il limite riguarderà i residenti in Italia: l’uso del contante infatti è una passione tutta nostra. Tramite banconote si svolge in Italia l’82% delle transazioni contro una media europea del 60%. 
In parallelo si punta a diffondere con incentivi fiscali l'uso della moneta elettronica (bancomat, carte di credito) attraverso i Pos ma anche a nuove di misure di contrasto all'evasione attraverso la fatturazione elettronica e gli strumenti telematici.
 
L’annuncio ufficiale lo ha dato oggi il premier Matteo Renzi illustrando la legge di stabilità 2016 appena varata dal governo e che passa ora al vaglio del Parlamento dove sarà battaglia sicura. Ma da gennaio, salvo cambiamenti o incidenti di percorso, la limitazione imposta nel 2011 dal governo Monti dovrebbe essere "pensionata".

Sull’innalzamento della soglia a 3.000 euro che rappresenta un allineamento con gli standard europei si è scatenata una polemica, un vero e proprio dibattito politico ma anche culturale in senso più ampio. Il mondo delle imprese, del commercio e delle professioni ritiene dannoso e penalizzante lo sbarramento a 1.000 euro, mentre sinistra (minoranza Pd inclusa) e Cgil sono contrarie ad alzare la soglia a 3.000 euro perchè favorirebbe l’evasione. E non solo i soli a pensarla così. Molto cauto, quasi contrario, sulla misura è il presidente dell'Autorità Anticorruzione,  Raffaele Cantone: «L'intervento sulla soglia del contante, già rivista in tempi recenti, può contribuire ad aumentare l'incertezza normativa. Invece la stabilità normativa in materia fiscale è un deterrente all'evasione». Per quanto il bilancio di quasi quattro anni di soglia a 1.000 euro non abbia prodotto chissà quali risultati su questo versante. Il limite al contante, insomma, non pare affatto aver stroncato il nero o il sommerso.

A favore dell’innalzamento a 3.000 euro e alla diffusione della moneta elettronica sono le banche. «Servono identiche regole europee - dice Antonio Patuelli, presidente Abi - un settore non può avere norme rigidissime in una serie di segmenti e non averne del tutto in altri». 

Patuelli indica anche come si potrebbe intervenire tecnicamente: «Per facilitare l'installazione dei Pos negli esercizi commerciali servirebbe certamente una piccola detrazione fiscale, un piccolo incentivo». Cioé chi decidesse di installare il pos potrebbe detrarne il costo o parte dalla dichiarazione.

 

Fonte: www.ilgazzettino.it

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